Un lungo cammino

Piazzamagno, un ristorante che nasce dall’esperienza di 25 anni, maturata lungo le spiagge toscane e per i sentieri delle nostre colline. Un prestigioso curriculum quello del patron, lo chef Vincenzo Tumminello, che ha costruito ed affinato la sua professionalità in svariati ambienti, dalle trattorie agli alberghi ed ai ristoranti più raffinati, all’insegna dei sani principi della ristorazione: sapori autentici, stagionalità degli alimenti, cortesia verso l’ospite, igiene.
Già alla fine degli anni Ottanta Sante ha voluto Vincenzo tra i suoi cuochi allo Zodiaco di Firenze e alla Capannina, a contatto con il pesce appena pescato, come su di un peschereccio-ristorante, con quei profumi che segnano per sempre.

In seguito, la nostalgia delle proprie origini di mare e di montagna porta lo chef a Bacchereto, nella Cantina di Toia, nella casa della nonna di Leonardo da Vinci con un forno a legna del 1300 in sala: un ambiente storico adatto a cotture d’altri tempi, musica per il palato dei buongustai. Un ‘esperienza arricchita e consolidata sulle colline di Pontassieve, al “Mulino a vento”, adiacente e facente parte di un vero e funzionante mulino, e poi ancora a Villa La Borghetta, un ristorante raffinato per i cultori delle cose belle. Il coronamento di questa fase della sua carriera Vincenzo lo vive nella prestigiosa Villa Pitiana di Donnini-Reggello, luogo di convegni, cerimonie, ricevimenti di gala, dove trova gli stimoli giusti per dare il meglio di sé e del proprio estro.

Siamo alla fine degli anni Novanta e lo chef, spirito vulcanico e lungimirante, pensa ad altro, vuole attuare in maniera decisa la propria idea di ristorazione: a Falciani, alle porte del Chianti, con la moglie Laura Torniai, esperta cerimoniera, dà vita all’Osteria dei cacciatori, con eccellenti risultati testimoniati tanto dalla clientela quanto dalle numerose recensioni nelle guide enogastronomiche di quegli anni. Oggi Vincenzo e Laura, sicuri della propria professionalità, affrontano un’altra sfida esaltante: Piazzamagno!